Crespaia è tradizione: il Bianchello del Metauro DOC

Bianchello del Metauro: orgoglio delle Marche del Nord. Tra mito e leggenda.

Seppur vitigno per lo più di nicchia, il Bianchello del Metauro ha avuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, vantando numerosi riconoscimenti.

Reca oggi estrema soddisfazione a coloro che, come Crespaia, si sono da sempre prodigati a farlo diventare emblema e simbolo del territorio.

La prima fonte che ne parla è lo storico romano Tacito: i romani avrebbero vinto la Battaglia del Metauro (fiume che attraversa la vallata dove il Bianchello cresce) proprio per merito del Bianchello del Metauro, sconfiggendo l’esercito di Asdrubale, che, come si narra, aveva alzato un po’ troppo il gomito la sera prima.

Per anni dimenticato e lasciato in disparte, nel 1969 viene ufficialmente inserito nell’elenco delle DOC italiane e gliene viene riconosciuto il grande valore.

Sentendo questa storia ed il valore che il Bianchello ha per le nostre terre, come è possibile non pensare di valorizzarlo e renderlo grande?

Crespaia, con le sue due varianti di Crespaia Bianco e Chiaraluce. Cerca di capirlo, enfatizzarlo e renderlo un prodotto innovativo, in grado di parlare della storia di una terra che può essere tutto fuorché dimenticata.

Contattateci e venite a trovarci, saremo pronti a condividere con voi la magia della nostro territorio e di un vino marchigiano biologico, che vanta una storia plurisecolare ed ancora oggi ci porta ad “alzare un po’ troppo il gomito”.

A presto!

cheers!

Crespaia è tradizione: il Bianchello del Metauro DOC
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